giovedì 14 ottobre 2021

Quando il sogno si interrompe...

 

L’arrivo di una gravidanza rappresenta in molti casi e per molte coppie, un evento estremamente gioioso e carico di sogni e aspettative. 
Ma cosa succede quando questi progetti vengono bruscamente interrotti da quello che viene chiamato lutto perinatale?
 
Con questo termine si definiscono tutti quei decessi che avvengono tra la ventisettesima settimana di gestazione e le prime settimane di vita. 
 È stato ampiamente studiato che la perdita di un figlio rappresenta il trauma psicologico più grave che una persona possa vivere. È una dolorosa perdita, perché carica di aspettative ed è estremamente difficile E ALLO STESSO TEMPO FONDAMENTALE elaborare tale lutto se i genitori non vengono adeguatamente guidati e supportati.

Il lutto perinatale segue le fasi di qualsiasi altro lutto relativo alla perdita di una persona cara, per cui a momenti di incredulità, di rabbia ("perché proprio a me?"), si alternano momenti di tristezza profonda e senso di colpa (“ho fatto qualcosa di male per provocare la morte del mio bambino”).

 

COME AFFRONTARE L’ELABORAZIONE DI QUESTO LUTTO?

Se i genitori, se la madre in particolare non ha una storia pregressa di lutti o di traumi, ha una rete di sostegno importante, una buona relazione con il partner e altri fattori protettivi, è molto probabile che pian piano il lutto venga elaborato, vale a dire che il dolore diventa più tollerabile e si passi dall’amore in presenza all’amore in assenza. È molto importante, inoltre affinché questo avvenga, che la madre e il papà vengano ben accompagnati dalle figure sanitarie coinvolte.

È fondamentale salutare il proprio bambino, fare per esempio
un calco della manina o del piedino, che sia segno tangibile dell’esserci stato per quel bambino e scegliere un rito successivo, una volta a casa (scrivere una lettera al bambino, lanciare un palloncino, ecc.).

Quando invece il lutto si blocca, si nega un fisiologico stato depressivo o al contrario si sconfina in uno stato depressivo patologico o in disturbo post traumatico da stress, allora è importante che la mamma e il papà ricevano un trattamento psicoterapico incentrato sull’elaborazione del trauma, per prevenire che tale esperienza possa anche avere conseguenze importanti su eventuali altri figli.

 

Laura Corvaglia
Psicologa, Psicoterapeuta

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📍  Il 15 ottobre è dedicato alla consapevolezza sulla perdita in gravidanza e dopo la nascita, il Babyloss Awareness Day e in molte città italiane si organizzano celebrazioni, analogamente al resto del modo, con lo scopo di informare, sensibilizzare e commemorare, per unire le famiglie, gli operatori sanitari e la cittadinanza.

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