VBA2C e 2HBA2C: la storia di Chantal

Eccomi come promesso con il racconto del mio quarto parto, il mio secondo vba2c!

Per chi non conosce la mia storia, sono Chantal e sono di Udine in Friuli-Venezia-Giulia, arrivo da un percorso molto travagliato, una lotta per avere ciò che ci spetta di diritto a noi donne: il nostro parto rispettato.

11 anni fa ho partorito il mio primo figlio nell’ ospedale di Udine, come primo parto è stato traumatico, molto traumatico. Per dei sbagli medici, sono finita in sala operatoria di corsa. Ero piccolina e non me l’ aspettavo.. non sapevo affrontare la cosa, come giusto che sia per una ragazzina di 19 anni.. per me quello che dicevano i medici era cosa giusta, invece no. A fine gravidanza andavo sempre in ospedale lamentando di non sentire abbastanza il bambino e mi rimandavano a casa senza controlli perché “sei giovanissima che problemi puoi avere, mangia cioccolata e si muove” , poi partito il travaglio di notte vado in h e il bimbo andava in sofferenza con le contrazioni, ero a 3 cm non si poteva aspettare, quindi cesareo d’ urgenza.
La placenta era invecchiata precocemente e nessuno se ne era accorto. Bimbo in tin per prendersi un po’ di zuccheri e poi finalmente stava bene!
Tutto questo nell’ ospedale di Udine.

Nel 2014 cerchiamo un’ altra gravidanza, facciamo passare i due anni che dicevano i medici di aspettare per la cicatrice.
Arriva un altro maschietto, un fratellino per il mio bimbo 🥰 però non volevo tornare a Udine a partorire, ma parenti ci convincono di farci seguire lì perché “sono bravi” facendoci seguire da una ginecologa che secondo tanti era brava.
Procede tutto bene la gravidanza, come per il primo, ma a 37+6 settimane quella ginecologa mi dice che non cresce bene e si vede che le mie placente invecchiano precocemente e non nutrono più i bimbi a fine gravidanza, dunque avrei dovuto prenotare il cesareo per il giorno dopo.
Vado a casa in lacrime, nella notte dolori e contrazioni non so se per l’ umore che avevo.
Il giorno dopo a 38 settimane vado in h all’ appuntamento per partorire, dico che ho contrazioni ma neanche mi controllano dicendomi “Bon con il cesareo è più veloce, così ce l’ hai tra le tue braccia tra poco” .
Io pensando che stesse male e non veniva nutrito dalla placenta, acconsento al cesareo.
Nasce il mio secondo bimbo, bello e sano, sicuramente sarebbe stato dentro ancora un po’ perché la placenta funzionava bene, l’ ho mandata ad analizzare e ho richiesto cartella clinica: placenta non invecchiata stava facendo il suo lavoro e nella cartella c’ era scritto “parto cesareo per pre cesareizzata” e non per stima basso peso.
Mi hanno ingannata.
Tutto questo sempre all’ h di udine.

Ho sofferto così tanto per i primi due parti che rimango incinta della terza e il mio terrore del parto si fa avanti.
Decido di non partorire assolutamente a Udine, ma di farmi seguire lì per comodità.
Arrivo a 30 settimane e mi prenotano il cesareo per 37 settimane perché non posso permettermi MEZZA CONTRAZIONE che secondo loro scoppio(37!!!!! Rendiamoci conto), mi dicono inoltre di avere l’ istmocele è un pezzo di placenta secondo loro allungato da una parte e attaccato alla parete uterina.
Grazie a gruppo su fb sul vbac, (dove mi sfogavo spesso e mi sopportavano e supportavano) mi consigliano di andare a parlare a castelfranco Veneto.
Nessuno credeva in me, in quello che dicevo e nelle linee guida oms, per tutti erano cavolate, e per me era impensabile fare così tanta strada, così tanti chilometri per partorire (110 km), anche perché pur essendo super motivata e sicura su quello che dicevo e su quello che volevo, incontravo sempre ostacoli, ho girato tutti gli ospedali del Friuli Venezia Giulia e ho trovato solo porte in faccia e terrorismo psicologico. In ospedale a Palmanova mi disse una ginecologa, di cui ho ancora segnato il nome e cognome, addirittura che mio marito era fortunato se rimaneva senza moglie e con solo due figli. Che ero una pazza sclerata solo al pensiero di aver voluto una terza gravidanza. Che ero una madre snaturata.
Qua tutti (medici amici parenti) mi davano per spacciata, pensavano non fosse possibile partorire spontaneamente dopo due parti cesarei. Avevo tutti contro, mio marito aveva la testa piena di tutto il terrorismo che ci avevano procurato e ovviamente tra me e i medici che fanno quello di lavoro, credeva a loro.
Così andai nello sconforto più totale, mio marito vedendomi così, per farmi contenta, mi porta al colloquio con castelfranco veneto, sicuro di trovare una porta chiusa pure lì così mi sarei convinta di non poter avere il mio parto.
Facciamo il colloquio e lì si apre un mondo! Una realtà totalmente diversa da quella che hanno qui. Innanzitutto la bambina stava bene e non avevo nessun pezzo di placenta attaccato alla parete uterina come dicevano a Udine, poi mi dissero che la donna è fatta per partorire e sa partorire e i figli sanno nascere che se così non fosse Dio ci creava con una cerniera nella pancia. Ci hanno mostrato tutte le linee guida e i rischi comparati tra un vbac e un ulteriore tc con carta alla mano (cosa che negli ospedali a Palmanova e a Udine non hanno mai fatto), alla fine il rischio è poco più alto di una primipara (comunque sono l’ 1%). Da lì abbiamo aperto cartella e ci siamo fatti seguire da loro, finalmente avevo mio marito dalla mia parte, ha capito che avevo ragione e mi ha supportata tutto il tempo.
Così dopo tre ricoveri per prodromi (io ho lunghi prodromi e poi travagli corti) che davano false partenze, finalmente poi arriva il giorno in cui a 41+6 dó alla luce la mia terza figlia con un bel vba2c senza epidurale senza stimolazioni, senza nulla, 6 ore di travaglio e mezz’ ora di spinte e con grande gioia ho avuto la mia rivincita, il mio parto tanto sognato, e grazie al sostegno di mio marito e tutto il personale di Castelfranco Veneto che credevano in me, io e la bambina stiamo bene, io mi sento potente e scopro in me questa nuova forza.

Rimango incinta del quarto figlio.
Mi fido di me e del mio corpo.
Il mio corpo sa. I miei figli sanno nascere.
Scelgo sempre castelfranco Veneto come luogo per dare alla luce il mio quarto fagottino, nel frattempo decido di farmi seguire fino all’ ottavo mese a San Daniele invece che Udine, per poi ripartorire a Castelfranco.
La gravidanza procede tutto bene come lo è stato per ogni volta che sono in stato interessante, ad un certo punto mi mandano a fare la curva glicemica, vado e i risultati sono come lo erano per il primo figlio, quindi sto tranquilla. Il ginecologo però mi dice di aver il diabete gestazionale e mi seguono come diabetica, mi aggiungono visite ecc.. per fortuna io riesco a gestirla con la sola dieta senza insulina. Nel frattempo mi tengo sempre in contatto tutta la gravidanza con le ostetriche di castelfranco, specialmente con una che mi sopporta ogni qualvolta avessi qualche paranoia, sapevo che potevo contare sempre su di lei. Mi prende appuntamento per aprire cartella, ma al nono mese mi arriva una sua chiamata: molto dispiaciuta mi dice che non potevo venire a partorire a castelfranco.
Mi cade il mondo addosso.
Come mai?
Mi dice che sono anni che cercano di farli chiudere, non ci sono riusciti ma ora hanno chiuso la tin per mancato personale essendo estate, così da non poter più accettare donne con alto rischio, accettando quindi praticamente solo primipare.
Mi consiglia di andare a parlare a montebelluna che c’ è una collega e parlare con la primaria.
Così ho fatto e mi ha fatto una bella impressione, molto brava la primaria, peró non andava oltre le 40+5 per il diabete, e oltre a questo, c’ erano due ore di strada!
Io e mio marito cerchiamo un’ alternativa ma mancava sempre meno alla nascita.
Vado in palla, mi faccio un bel pianto ma non mi do per vinta.
Contatto un’ ostetrica di una casa maternitá qui a Udine, che hanno aperto da poco in piena pandemia.
Chiedo un colloquio pur essendo a fine gravidanza, lei mi dà appuntamento, vado e visito questa casa maternitá, conosco le ostetriche e chiedo un preventivo.
Arrivando a casa devo scegliere: due ore di strada oppure spendere un po’ di soldini per un parto in casa?
Io non me la sentivo di travagliare in macchina tutto quel tempo, qualcosa mi attirava verso quella casa maternitá, le ostetriche mi esprimevano fiducia, mi affascinava quel mondo, della nascita super rispettata in casa.
E così ci siamo buttati, abbiamo voluto provare questa esperienza e abbiamo iniziato il percorso con loro dalle 38 settimane scegliendo le due ostetriche che volevamo con noi al parto: Chiara e Giorgia.
Come esperienza è stata davvero magica, c’ è un strano legame tra madre e figlio/a, quando lo/a si mette al mondo è come se lo fosse già, da quando hai scoperto di aspettarlo/a, da quando era solo un puntino.. ed ecco che con delle onde piacevoli ma nello stesso tempo da un dolore assurdo, indescrivibili perché non si prova mai un dolore così bello, stai dando alla luce il tuo bambino. Stai soffrendo, sei sfinita, cerchi di andare avanti pensando che ogni secondo che passa ti avvicina al momento in cui verrà al mondo lei/lui. Questo strano legame lo senti nel momento in cui stai partorendo, si è connessi con la creatura dentro, è magico e basta, è la cosa più bella che possa succedere e dare alla luce senza vedere stanze fredde di ospedale, medici con il camice e mascherina e aghi infilati nelle vene, è un’ esperienza magica, dare al mondo la tua creatura tra le mura calde di casa, mentre nelle case vicino tutti dormono, e sei lì a fare tutto con il proprio corpo, in mezzo tra le ostetriche e il marito dove la potenza prende il sopravvento. Stupendo.

Tornando un po’ indietro con il racconto, mi sono partite le prime contrazioni preparatorie dalla 38^ settimana sempre di sera, avevo solo la pancia dura ma nessun dolore.
Capisco che sono prodromi, so che a fine gravidanza ho sempre prodromi che durano settimane ma poi i travagli sono corti. Sto quindi tranquilla.
A 40 settimane mi vengono contrazioni mentre ero in spiaggia con i miei bimbi e mio marito ed era di pomeriggio, stavamo per tornare a casa, quando mi alzo e andando a fare un bagno mi spariscono.
Il giorno dopo perdo del tappo.
Dalla 40^ settimana ho avuto praticamente ogni sera contrazioni sempre non dolorose ma con pancia molto dura. Poi la mattina sparivano.
Il 1 agosto, al compleanno del mio primo bimbo, ormai ragazzo, perdo ancora del tappo con striature di sangue e mi vengono contrazioni di sera per poi la mattina sparire di nuovo.
Il 2 agosto perdo ancora pezzi, è il collo che si sta modificando.
Faccio tracciato il mercoledì 3 agosto a casa mia con l’ ostetrica che abbiamo scelto nella casa maternitá: Chiara, lei mi dà tutta la forza che mi serve per affrontare l’ ansia di andare sempre oltre la dpp nelle gravidanze, subendo la pressione di tutti “perché non nasce?” “Sei ancora così?” “Ma è normale?” .
Comunque il tracciato tutto bene, non stava registrando contrazioni perché fatto di pomeriggio, e io le contrazioni le avevo sempre di sera, mi tocca la pancia e sente la posizione della bambina, tutto ok!
Tra giovedì e venerdì (4/5 ago) nella notte mi vengono tante contrazioni e più intense facendomi pensare fosse arrivato il momento, quella sera arrivò il nostro testimone di nozze a trovarci dall’ Australia dopo 5 anni, tutta la mia famiglia è scesa per salutarlo, io rimasi in camera accompagnata da queste onde che mi travolgevano in modo piacevole.. quando ad un certo punto invece che diventare più ravvicinate, andavano scemando e sempre più lontane, così, presa dallo sconforto pensando fosse arrivato il momento (ormai ero a 41+5) scendo anche io a salutare con la paura che sparissero le contrazioni, difatti è stato così, continuo peró ad avere perdite rosastre e liquide.
Nuovo tracciato venerdì 5 agosto ore 14.40 sempre a casa mia. Tutto ok, misura dei picchi di contrazioni dove ce n’ è una buona, Chiara tocca la bambina nella pancia, la posizione è ok, facciamo tutti i tracciati nel mio salotto, insieme ai miei bambini, distesa sul mio divano….la mia terza è molto affascinata da questo lavoro dell’ ostetrica e aiuta Chiara a sentire la sorellina.. è tutto molto strano per me! Tutto molto intimo con la mia famiglia, nella mia casa!
Intanto nella disperazione più totale dell’ andare troppo oltre la dpp avendo anche il diabete gestazionale, e avendo avuto tante false partenze, chiedo a Chiara di visitarmi per capire a che punto sono e sorpresa mi dice che sono già dilatata a 3/4 cm, collo appianato 50%, e toccando la testa dice: “che bella testa tonda! Dai che siamo vicini! Manca poco!”
Mi mette carica e mi sento quasi al traguardo, cambio umore.
Chiara va via.
Ore 17.41 perdo sangue vivo e iniziano contrazioni più intense, più forti e si fanno regolari ogni 5/6 minuti
Ore 18.30/ 19 cerchiamo di chiamare i ragazzi che erano al parco per venire a casa ma non sentono il telefono.
Ore 20.30 le contrazioni sono ancora più forti e si intensificano sempre più, così faccio un bagno nella vasca per vedere se sono quelle giuste: riesco a gestirle, capisco però di essere entrata in Travaglio, sono ogni 5 minuti regolari e molto intense, eh si, sono quelle giuste!
Nel frattempo essendo in pieno agosto e facendo tanta afa le finestre sono aperte, penso proprio che mi abbia sentito tutto il vicinato..sono nella vasca, stringo la spugna verde che ho a fianco e la mano di rudy, scriviamo nel gruppo whatsapp che abbiamo con le ostetriche (Chiara e Giorgia) e ci dicono di andare in casa maternitá tra una mezz’oretta che arrivano anche loro.
I ragazzi vanno su dai bisnonni con mia madre, mio marito prepara tutto in macchina io ho contrazioni ancora più intense ma nel mentre tra una contrazione e l’ altra riesco pure a pulire i pavimenti!
È tutto pulito, io sono pulita. È tutto pronto! Possiamo andare.
Mio marito si chiude fuori casa, per l’ emozione, e si mette ansia sentendo me 🤣.
Mentre sono a casa le contrazioni riesco comunque a gestirle, andando in macchina, invece, le contrazioni sono più dolorose. Forse perché stavo scomoda e non potevo muovermi.
Dopo 6 minuti arriviamo e giusto entrando nel parcheggio della casa maternitá mi arriva un’ altra contrazione, lì ad accogliermi c’ è chiara che, a piedi nudi, mi porta dentro il nostro nido d’ amore che abbiamo scelto, dove, in sala, c’ era la piscina con acqua calda ad aspettarmi, e le candele intorno che facevano luci soffuse.
Sono le 22, insieme a noi, c’ era anche l’ ostetrica Giorgia con il pancino di 5 mesi, stanno tutti in silenzio, sento solo la musica relax di sottofondo e aspettiamo le onde delle contrazioni che mi travolgono.. io le accolgo immersa nell’ acqua della piscina nel salotto di quello che sarebbe stato da lì fino a quando volevamo noi, il nostro appartamento.
Cerco la posizione, un po’ a carponi dentro la piscina un po’ sdraiata con la testa appoggiata, ma mi fa male la schiena, Chiara mi massaggia con degli olii essenziali, mi piace molto, mi rilasso, alle contrazioni mi attacco a mio marito stringendo le mani ma riesco a gestire il tutto anche se sento dolore.
Chiara e Giorgia non hanno mai disturbato, erano lì, come fossero delle amiche a tenermi compagnia, stando sdraiate nei tappetini a fianco a me.
arrivo al punto in cui le contrazioni al loro picco mi tolgono il fiato, penso di non farcela più e sento i primi premiti:
Sono le Ore 23.15 e sento di dover spingere forte ad ogni contrazione e penso: di già! Non trovo la posizione giusta, mi serve un’ aggrappo e in piscina non c’ è, allora esco, la fase espulsiva è iniziata!
Sento la bambina spingere verso l’ uscita, sento pure un bruciore assurdo e penso come può essere di già arrivato il momento, è stato veloce! il tempo è volato.. voglio vederla,peró sento che non riesco più a gestirle queste contrazioni con le spinte, brucia troppo!
Così dopo aver vagato per casa in cerca di un posto comodo per partorire e dopo aver cambiato tante posizioni, vado in bagno, sento una potenza assurda e mio marito vedendomi soffrire vorrebbe aiutarmi ma già essendo lì pronto a prendere la nostra bambina, è tanto!
Brucia.
Penso: L’ ho già fatto, e come la l’altra volta, senza epidurale e senza alcun tipo di aiuto. Tutto completamente naturale. Sono in bagno e mi accovaccio sul wc, ci sono chiara e rudy con me, Giorgia è in sala, mi mettono il cuscino dietro la schiena, io sono seduta e mi arriva una contrazione, spingo, la sento, ma sento che mi devo alzare perché era arrivata LA contrazione, così spingo fortissimo, Chiara mi dice di venire un po’ più avanti, mi sposto un po’ e da in piedi, in bagno, nasce Camilla velocemente con una sola contrazione: scivola giù , uscendo prima la testa, e subito dopo ancora sempre sulla stessa contrazione sento sgusciare fuori le spalle e tutto il resto scivolando fuori spedita in velocità sorprendendo pure le ostetriche che l’ hanno presa al volo.
così è nata lei: tonica e rosea buon respiro e pianto. Proprio un bel pianto. I più bei pianti sentiti in vita mia. Dei miei figli.
Sono la donna più felice del mondo.
È fatta! È nata! Sono stremata ma gioiosa! Sento Chiara urlare: Giorgia!
Giorgia: si, sono le 00.25
Ore tra Travaglio e parto: 3
6 agosto 2022 🌺🌸💫✨
pelle a pelle e lothus birth.
Come prima notte insieme, andiamo tutti e tre nella camera da letto e dormiamo insieme nel lettone. Camilla ancora attaccata alla sua placenta e lo sarà per le successive 24 ore.

#vba2c #2hba2c💗



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