La buona nascita è un diritto, anche in emergenza. Le raccomandazioni nazionali e internazionali

 

Durante l'emergenza sanitaria verificatasi a causa della diffusione del SARS-CoV-2, in molti ospedali italiani le partorienti sono state private, a scopo cautelativo, di diritti fondamentali, quali:


💔 Sostegno del compagno (o altra persona a scelta) durante il travaglio, il parto e dopo la nascita del bambino,
 
💔 Contatto immediato con il proprio bambino, per promuovere un inizio di vita ottimale, 

💔 Sostegno adeguato e continuativo per un buon avvio dell’allattamento.


Ma quali sono le raccomandazioni nazionali e internazionali?


Dopo un primo, comprensibile, periodo di incertezza dovuto alla non conoscenza dell'infezione, le principali società e i principali enti internazionali e nazionali hanno da subito messo a disposizione studi e raccomandazioni, in continuo aggiornamento, per offrire delle linee guida per l'assistenza alla nascita, anche in caso di partoriente con infezione da Covid19.

Come è possibile evincere dagli estratti e dalle infografiche riportati di seguito, tutti i documenti riconoscono il diritto della partoriente ad un'esperienza di parto positiva, al contatto precoce e prolungato con il neonato e ad un normale avvio dell'allattamento, persino in caso di positività sospetta o accertata al Covid19.

"L’OMS e il CDC si sono pronunciati già a inizio epidemia, e ribadiscono le indicazioni relative all’allattamento e al contatto madre-bambino.
Relativamente a neonati/neonate da madri sospette, probabili o confermate COVID-19, nella sua interim guidance del 13 marzo l’OMS riporta [19] che:
dovrebbero essere alimentati secondo gli standard definiti dalle linee guida (ovvero: Gli standard per l’alimentazione infantile sono allattamento iniziato entro 1 ora dalla nascita e continuato in maniera esclusiva per almeno 6 mesi, poi integrato con adeguata alimentazione complementare fino a 2 anni e oltre), mentre si adottano le necessarie misure di controllo e prevenzione dell’infezione
le madri che allattano o praticano il pelle-a-pelle o KMC dovrebbero adottare misure igieniche (uso mascherina, igiene delle mani, pulizia delle superfici)
un sostegno psicosociale di base e un supporto pratico per l’alimentazione dei lattanti, dovrebbero essere offerti a tutte le donne in gravidanza e madri di bambini piccoli
nelle situazioni in cui il quadro clinico materno le impedisca di prendersi cura del suo bambino o di proseguire l’allattamento diretto al seno, le madri dovrebbero essere incoraggiate e sostenute per la spremitura del latte, che dovrebbe essere somministrato in sicurezza al bambino (con misure di controllo e prevenzione dell’infezione)
le madri e i bambini/e dovrebbero essere messe in grado di rimanere insieme e praticare il contatto pelle-a-pelle, la KMC e il rooming-in giorno e notte, soprattutto dopo il parto e durante l’avvio dell’allattamento, se loro o i loro bambini sono sospetti, probabili o confermati COVID-19
i genitori, i padri e caregiver che fossero separati dai propri bambini, e i bambini/e che potrebbero avere necessità di essere separati dai propri caregiver primari (madre, padre) dovrebbero avere accesso a personale sanitario e non, formato sulla salute mentale e il supporto psicologico." (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gravidanza-parto-allattamento-19-3-20)
Nello specifico i vari studi riconoscono:

1)   Care Partner: sostegno emotivo e psicologico di una persona di fiducia, dal travaglio al parto e post-parto.
Le donne dovrebbero essere incoraggiate ad avere una persona di propria scelta presente durante il travaglio e il parto e i presidi sanitari dovrebbero consentire l’accesso di un’unica persona, asintomatica, che possa stare con la donna almeno per il travaglio e il parto, a meno che non si renda necessaria l’anestesia generale.” (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gravidanza-parto-allattamento-la-presenza-in-ospedale-dei-padri-o-della-persona-a-scelta-della-donna)



1)   Sostegno all’allattamento entro la prima ora dal parto e non separazione del neonato dalla madre
Il virus non è stato rilevato nel lattematern o delle madri sospette o confermate e, a oggi, non ci sono prove della sua trasmissione con l’allattamento. I neonati e i bambini piccoli sono a basso rischio di infezione da COVID-19. Tra i pochi casi confermati nei bambini piccoli, la maggior parte ha avuto solo una malattia lieve o asintomatica. L'allattamento e il contatto pelle-a-pelle riducono in modo significativo il rischio di morte nei neonati e nei bambini piccoli e hanno benefici immediati e duraturi sulla salute e sullo sviluppo del bambino. Inoltre, l’allattamento riduce il rischio di carcinoma mammario e ovarico per la madre. I numerosi benefici dell'allattamento superano in modo sostanziale i potenziali rischi di trasmissione e malattia associate a COVID-19.” (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gravidanza-parto-allattamento-30-4-20)
 Per ulteriori approfondimenti:

👉 Vai su COVID-19: gravidanza, parto e allattamento per consultare tutti gli aggiornamenti dell'Istituto Superiore di Sanità.

👉 Scarica la scheda “Raccomandazioni per l’allattamento durante la pandemia COVID-19” dell'Istituto Superiore di Sanità.

👉 OMS: Una nuova ricerca su Lancet, ad un anno dalla pandemia, evidenzia che tenere insieme madri e bambini potrebbe salvare 125.000 vite

👉 Infografiche OMS - ISS:

 












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