Emergenza nascita in Puglia. CHIAMATA ALL'AZIONE!

(articolo scritto nel 2020, con ultimo aggiornamento il 4/10/2023. E' possibile leggere i vari aggiornamenti in merito alla situazione pugliese e alle circolari emesse dal Dipartimento di Promozione della Salute scorrendo l'articolo sino a metà pagina)
Ogni donna sa partorire ed è la protagonista, insieme al neonato, del suo parto.
Ha diritto a ricevere un’assistenza rispettosa dell’integrità, dei tempi e delle proprie competenze innate in una cornice di sicurezza, ovunque decida di partorire: in casa, casa maternità, in ospedale.
Ogni donna ha diritto ad essere accompagnata da una persona di fiducia in travaglio e parto, ad un contatto precoce con il neonato e a ricevere sostegno per un buon avvio dell’allattamento al seno.
Le segnalazioni e le testimonianze che riceviamo dalle donne che partoriscono negli ospedali pugliesi registrano numerosi passi indietro nell’assistenza alla nascita, soprattutto nel periodo di emergenza covid-19 e nonostante le recenti raccomandazioni nazionali e internazionali.
Diversa la situazione che emerge negli ospedali delle regioni più colpite dall’emergenza sanitaria.
 
Per questo ora stiamo pianificando una nuova azione e chiediamo il sostegno di tutti coloro che, come noi, vorrebbero garantire ovunque un’assistenza rispettosa al parto. Se anche tu ritieni che sia importante tutelare i diritti delle madri, dei neonati e dei padri, ti invitiamo a continuare la lettura di questo articolo.

 

Nascere ai tempi del covid-19: l’assistenza in Lombardia e nelle regioni ad alto tasso di contagio
Anche in piena emergenza covid, in Lombardia e in altre regioni maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria sono stati rispettati i diritti di base per una nascita rispettata (anche se non ovunque, poichè è doveroso ammettere che ci è giunta qualche segnalazione relativamente ad alcune strutture lombarde).
Nadia Rovelli, presidente dell'Ordine della professione di Ostetrica Interprovinciale di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano, Monza e Brianza ha affermato:
“Se la donna non ha il tampone o il tampone é negativo, il partner rimane durante tutto il travaglio ed il parto e le 2 ore successive al parto. In alcuni ospedali da noi è cambiato questo regime e ci sono ospedali, soprattutto quelli grossi, che danno accesso al partner 2/3 ore al giorno, anche durante le giornate di degenza.”
Nelle regioni con più alto tasso di contagi le donne hanno potuto quindi ricevere:
💝 Sostegno del compagno (o altra persona di fiducia) durante il travaglio, il parto e dopo la nascita del bambino
💝 Contatto immediato con il proprio bambino, per promuovere un inizio di vita ottimale. 💝 Sostegno adeguato e continuativo per un buon avvio dell’allattamento. 

In Emilia Romagna, a seguito della campagna #insiemesiconcepisce #insiemesipartorisce lanciata dall'Associazione Voci di Nascita - Birth Community, l'AUSL ha prontamente avviato una procedura di ascolto e confronto con le rappresentanti delle madri-utenti.

Le segnalazioni e le testimonianze che continuiamo a ricevere dalle donne ci confermano invece che negli ospedali pugliesi questi diritti non sono stati finora garantiti e non lo sono tuttora.
Abbiamo ragione di credere che, considerati i numeri irrisori dei contagi nella regione Puglia, nei nostri ospedali si sia fatto appello ad una politica di prevenzione non giustificata.
Considerata la situazione attuale negli ospedali di Puglia, come socie attiviste di Rinascere al Naturale stiamo pianificando nuove azioni per far sentire la voce delle donne.
Chiediamo il sostegno di tutti coloro che, come noi, vorrebbero garantire in ogni punto nascita un’assistenza rispettosa al parto.


Nascere in Puglia: azioni messe in atto per un’assistenza rispettosa al parto, anche in ospedale
L’Associazione Rinascere al Naturale ricopre in Puglia il ruolo di rappresentante degli utenti e di intermediaria con il Servizio Sanitario regionale.
È parte attiva nel progetto di Umanizzazione della Nascita regionale, del Comitato Consultivo Misto e del Comitato Percorso Nascita della ASL di Lecce.
1) La lettera di richiesta informazioni inviata all’ASL e agli ospedali leccesi
In seguito alle sollecitazioni di alcune donne leccesi in attesa, Rinascere al Naturale si è fatta promotrice di una lettera indirizzata all’ASL e agli ospedali della provincia salentina a inizio giugno 2020.
La lettera mirava a conoscere le procedure seguite negli ospedali locali, per rispondere alle necessità di informazione delle donne prossime al parto.
2) Il sollecito e la risonanza dell’iniziativa sulla stampa locale e sulla pagina social di Michele Emiliano Le richieste non hanno ricevuto risposta, ma la lettera ha continuato a ricevere numerose sottoscrizioni anche da madri, professioniste e associazioni nazionali, a cui abbiamo dato seguito con un ulteriore sollecito inviato il 22 giugno 2020. Le azioni messe in atto hanno ricevuto una notevole risonanza sulla stampa locale e sui social. Si è parlato di nascita in Puglia anche sulla pagina Facebook di Michele Emiliano, con diverse richieste di informazioni e assunzioni di responsabilità da mamme in attesa, stupite dalle autorizzazioni a discoteche e feste di paese ma non per l’accesso dei padri nei reparti maternità. Ad una richiesta in particolare, il Presidente della Regione Puglia ha risposto: 

 “La regione ha sollevato da tempo tutte le disposizioni che impedivano gli accessi nel periodo di maggiore cautela. Le singole strutture si possono organizzare in sicurezza per farlo. Fate la richiesta al primario del reparto” Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia
  3) Le testimonianze delle madri pugliesi raccontano le esperienze di nascita in ospedale Dall’invio della prima lettera, la nostra associazione sta ricevendo continue testimonianze, rese pubbliche anche sui nostri canali social. Anche negli ospedali pugliesi in cui si è annunciata un’apertura, le donne ci raccontano che: 💔 Affrontano il travaglio senza poter avere una persona di fiducia accanto; 💔 Il papà è quasi sempre escluso dalla fase di travaglio, quando la donna avrebbe invece più bisogno di supporto anche solo per necessità basilari, come avere acqua fresca sempre disponibile; 💔 Il papà in alcuni casi può entrare esclusivamente in sala parto, con il rischio di disturbare la continuità del processo; 💔 Il bambino non viene lasciato con la madre subito dopo il parto, pratica raccomandata per favorire il bonding e l’allattamento e ridurre i tassi di depressione post-parto.  [AGGIORNAMENTO AL 12.09.2020
4) Le circolari del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia

Siamo venute a conoscenza di una serie di circolari che il Dipartimento di Promozione della salute, nella persona della Dott.ssa Antonella Caroli, ha inviato in questi mesi ai dirigenti delle ASL e dei punti nascita, per richiamarli al rispetto delle indicazioni nazionali (coerenti con quelle internazionali), dimostrando di dare ascolto alle richieste delle donne.

È stata nostra premura evidenziare che il diritto da conquistare in tutti gli ospedali pugliesi non si limita alla presenza del papà al parto, ma che occorre garantire:
  • un'esperienza di parto positiva,
  • sostegno emotivo e psicologico di una persona di fiducia (il papà o altra persona a scelta della partoriente), dal TRAVAGLIO al PARTO e POST-PARTO
  • contatto pelle-a-pelle precoce e prolungato con il neonato, taglio del cordone dopo 1-3 minuti dalla nascita e rooming in
  • normale avvio dell'allattamento ENTRO 1 ORA dalla nascita (o il prima possibile in caso di anestesia totale) e adeguato sostegno
  • assistenza da parte della persona a scelta della mamma durante la degenza, soprattutto in caso di taglio cesareo.
Qui trovate il documento con le criticità segnalate dalla nostra associazione in merito al percorso nascita negli ospedali pugliesi.
E' possibile leggere (cliccando sulla data) il contenuto delle circolari del 20.07.2020, del 12.08.2020 e dell' 11.09.2020, mentre qui trovate le Indicazioni ad interim dell'ISS inviate in allegato alle circolari (che noi abbiamo sintetizzato qui per voi). 
In particolare la circolare dell'11 settembre, inviata dopo un nostro incontro con la Dott.ssa Caroli e il Dott. Belpiede, responsabile del Comitato Percorso Nascita Regionale, evidenzia che "lo scrivente Dipartimento ha chiesto ulteriori  chiarimenti al riguardo al Ministero della Salute, che di fatto ha confermato  le predette disposizioni" e chiede quanto segue:

a)   di definire  una procedura attuativa  dell'allegata  disposizione, da applicarsi in tutti Punti Nascita della Regione Puglia, sentito  anche il Referente del Rischio clinico;

b)   di fornire una chiara e puntuale informazione alle gestanti, anche attraverso il sito "PugliaSalute" e tutti gli altri canali di comunicazione istituzionale.

chiedendo peraltro di compilare una tabella allegata alla medesima circolare. ]

 [AGGIORNAMENTO AL 09.01.2022
Leggi qui ulteriori aggiornamenti e scarica la Circolare del 06/01/2022.]
[AGGIORNAMENTO AL 04/10/2023
Nella maggior parte degli ospedali pugliesi l'accesso dei caregiver accanto alle partorienti continua ad essere fortemente limitato, pertanto il Dipartimento di Promozione della Salute, instancabile, il 24 febbraio 2023 invia una nuova circolare, ancora una volta disattesa dai Dirigenti, tanto da richiedere un ulteriore richiamo il 05/09/2023]


5) Le nuove azioni in programma, per un’assistenza al parto rispettosa, in ogni punto nascita Ad oggi non abbiamo ottenuto i riscontri che ci aspettavamo, per questo vogliamo procedere con nuove azioni insieme a madri, padri, cittadini, professionisti, associazioni regionali e nazionali, ordini professionali e chiunque creda all'importanza di una nascita nel rispetto dei diritti umani e delle evidenze scientifiche. Qui di seguito esploriamo meglio i prossimi passi che abbiamo previsto. 




Nascere in Puglia oggi: nuove azioni per la buona nascita, in 3 passi


Il 1° passo per la buona nascita in Puglia: al via una nuova richiesta per conoscere protocolli e procedure ospedaliere

Come Associazione rappresentante delle utenti, abbiamo preparato una nuova comunicazione da indirizzare ad Asl, Ospedali ed Enti sul territorio regionale per evidenziare la situazione attuale della nascita in Puglia negli ospedali. Scopo primario è richiamare l'attenzione delle istituzioni su questo preoccupante fenomeno.  

La comunicazione intende inoltre perseguire due obiettivi finali:
- ottenere finalmente delle risposte, ovvero un atteggiamento di ascolto e apertura al dialogo da parte delle ASL e dei professionisti pugliesi;
- ottenere, in ultima analisi, un cambio di paradigma, ovvero l'adozione di procedure assistenziali in linea con le raccomandazioni nazionali e internazionali.


Al fine di ottenere informazioni chiare e ufficiali su protocolli e procedure adottate, l’Associazione ha elaborato un Documento per la Raccolta Informazioni dagli Ospedali (DocRIO), che verrà inviato a tutti i punti nascita della regione Puglia

La comunicazione da inviare alle istituzioni pugliesi, così com'è stato per la lettera scritta dalle madri leccesi, potrà essere sottoscritta da donne in attesa, madri, padri, associazioni ed enti, professionisti e liberi cittadini, per dare maggiore forza alla richiesta (per la sottoscrizione invia una mail a rinascerealnaturale.ta@gmail.com specificando se vuoi sottoscrivere con Nome e Cognome, oppure solo con le iniziali e la provincia di residenza).


Il 2° passo per la buona nascita in Puglia: nuovi strumenti per raccogliere le esperienze delle donne Per rendere più facile la raccolta delle esperienze, stiamo rendendo disponibile sui nostri canali un questionario rivolto alle donne che hanno partorito in Puglia (QUESTMammApulia, presto disponibile). Il questionario indaga la tipologia di assistenza ricevuta e persegue l’obiettivo di dare voce alle donne che hanno partorito negli ospedali della nostra regione. 


 Il 3° passo per la buona nascita in Puglia: la mappatura dei reparti maternità regionali

In Puglia non è al momento disponibile un servizio di informazione su protocolli e procedure in atto nei singoli ospedali, ad uso delle partorienti. Le risposte al Documento per la Raccolta Informazioni dagli Ospedali (DocRIO), che intendiamo inviare a tutti i punti nascita della regione, ci permetteranno di conoscere protocolli e procedure in atto negli ospedali pugliesi, per avere una mappatura puntuale sull’assistenza alla nascita negli ospedali di Puglia. La mappatura si baserà sulle informazioni ricevute dai singoli ospedali e, in attesa o in assenza di queste, esclusivamente sui feedback arrivati dalle utenti.

Sarà nostra premura rendere queste informazioni disponibili e facilmente consultabili, per consentire a ogni donna di fare una scelta consapevole dell’ospedale in cui partorire, sapendo in anticipo il tipo di assistenza che può aspettarsi. A partire dalle prossime settimane, saranno disponibili sul nostro sito i risultati delle indagini a cui stiamo lavorando, che raccoglieranno i feedback dalle donne e dagli operatori ospedalieri. Sappiamo che una mappatura puntuale e veritiera di questo tipo ha il potere di veicolare le scelte delle utenti delle aziende sanitarie e, pertanto, può essere un buon incitamento ad offrire sempre più il tipo di assistenza atteso dalle madri. 





Nascere in Puglia oggi: semplici micro azioni che puoi fare anche tu Crediamo che solo se ci sarà una mobilitazione collettiva, potremo ottenere i risultati sperati. Per questo motivo ti invitiamo a compiere alcune semplici micro azioni per darci una mano e contribuire alla buona nascita in Puglia. Scopri come nella pagina Micro Azioni per una Nascita Rispettata in Puglia

Denise Montinaro, Esterina Marino Presidente e Vicepresidente di Rinascere al Naturale


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