COMUNICATO STAMPA
Una settimana di eventi per promuovere il parto dopo cesareo
Per il terzo anno consecutivo, l'Associazione
di madri attiviste Rinascere al Naturale coinvolge associazioni e
professionisti nell’organizzazione di eventi su tutto il territorio nazionale
dal 1° al 7 dicembre
È arrivata alla sua terza edizione la manifestazione che difende il diritto di ogni donna di partorire spontaneamente dopo cesareo. L'iniziativa, promossa dall'Associazione di madri Rinascere al Naturale, nota in tutto il territorio nazionale per il suo impegno in difesa dei diritti delle donne e dei neonati, ha lo scopo di sensibilizzare su una pratica che in Italia è ancora fortemente ostacolata, nonostante sia raccomandata dall’OMS e da tutte le società scientifiche internazionali. A darle forza, anche quest’anno, numerose associazioni, centri ostetrici e professionisti della nascita.
Non
è un segreto che nel nostro Paese si abusi di cesarei, per di più su madri che
hanno avuto un precedente intervento chirurgico al parto e che vengono spesso
ostacolate ripetutamente se scelgono consapevolmente di avere un vaginale dopo
cesareo. Per questo Rinascere al Naturale accoglie da tempo sia le voci di donne che pretendono un percorso
diverso da quello di prassi, sia le voci di chi invece ha visto i propri diritti calpestati
e ha dovuto subire pressioni da parte di parenti ed
operatori.
Dopo il successo delle prime due edizioni, anche quest’anno dall’1 al 7 dicembre l’associazione torna dunque a celebrare la “Settimana di Informazione sul parto dopo cesareo (VBAC)”. Quest’anno però la sigla VBAC (Vaginal Birth After Cesarean, ovvero “parto vaginale dopo cesareo”) nota a livello internazionale, si trasforma in RBAC (Respected Birth After Cesarean) perché -dicono le volontarie di Rinascere al Naturale- “vaginale non basta ma è necessario che il parto sia ben assistito, fisiologico e soprattutto rispettato. Perché non è sufficiente che il bambino esca dalla vagina per parlare di un buon parto; ci sono ancora troppi parti violenti, irrispettosi e altamente medicalizzati. Parti durante i quali la donna non può scegliere la posizione, non può mangiare o bere, con la pressione di dover partorire per forza o con la minaccia di induzione o di cesareo, senza avere l’assistenza e il sostegno adeguati sia durante che dopo il parto.”. La nuova sigla è stata voluta e coniata dalla Presidentessa Denise Montinaro nella sua rubrica informativa #PillolediVBAC, curata sui social e poi divenuta poi libro.
Al motto di “RBAC, perché vaginale
non basta!” nella prima settimana di dicembre si svolgeranno incontri in presenza e online per promuovere e parlare del
diritto delle donne ad avere un parto rispettato a tutti gli effetti, perché il parto dopo cesareo non sia più sfida,
difficoltà, ostacolo. Tra le realtà che
aderiscono all’iniziativa per questo 2024 ci sono Casa Luna Spazio Ostetrico di Roma, Centro Yoga Anjali Mudra di Taranto, Dieci Lune Spazio di arte Ostetrica di Napoli, Zoè Casa Maternità di Roma,,
Consultorio h12 di Melito P.S. a Reggio Calabria.
La
stessa associazione Rinascere al Naturale ha organizzato tre incontri: il 5
dicembre a Massafra, il 6 a Manduria e il 7 on-line. Tutti gli incontri saranno
cerchi di condivisione di esperienze, luoghi fisici e virtuali che daranno voce
alle esperienze di donne che hanno lottato per permettere un futuro migliore a se stesse e ai propri figli, perché ogni donna ha diritto ad un buon parto e ogni
bambino ha diritto ad una buona nascita.
Molte sono le richieste di sostegno da parte di mamme che arrivano in merito a questa tematica. Rinascere al Naturale risponde tramite le volontarie che si occupano della Chat per le Mamme su WhatsApp e tramite lo Sportello di sostegno al VBAC attivo dal 2022, al quale si accede dal link presente sul blog dell’associazione.
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Per ulteriori aggiornamenti sull'iniziativa "Settimana di Informazione sul parto dopo cesareo (VBAC)" consulta la pagina Facebook oppure l'evento.
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