Napoli, 29 luglio 2021
Ciao mamme! Sogno questo momento da quando, nel
novembre 2019, dopo il mio bruttissimo tc, sono entrata a far parte di questo
gruppo [ndr: gruppo FB di supporto al VBAC]!
Vi annuncio che sarà un lungo racconto perché vorrei
provare a descrivervi tutte le emozioni provate nel realizzare il mio vbac!
Oggi è il giorno della data presunta parto, giorno in
cui avrei dovuto (cosa che però avevo già deciso di rifiutare) assumere l'olio
di ricino prima del ricovero previsto per domani (altra cosa che avevo scelto
di rifiutare viste le ottime condizioni mie e del bimbo).
Appena scoprii di essere incinta, a novembre
dell'anno scorso, ad appena 12 mesi dal pregresso tc, mi assalirono mille
brutti pensieri, di cui certamente il primo in lista era "o mio Dio
proveranno a rifarmi un secondo tc" e così è iniziato il mio viaggio verso
il vbac!
Erano già tanti mesi che leggevo e prendevo
informazioni sul vbac e la prima cosa che ho fatto è stata cercare un'ostetrica
che mi potesse seguire durante il mio percorso. Sono stata così fortunata che
ne ho trovate due e una di loro, oltre ad essere ostetrica, ha anche una
formazione da psicologa, per cui mi ha saputa ascoltare e mi ha aiutata
tantissimo a superare i miei dubbi, le mie incertezze e a risollevarmi il
morale nei momenti di sconforto..
Ho iniziato anche il mio percorso da un’osteopata,
che in realtà, ho visto pochissime volte perché le mie condizioni fisiche sono
state sempre state ottime e non ho avuto bisogno di fare particolari
trattamenti.
Il percorso più difficile è stato quello con il mio
ginecologo, con il quale c'è, dalla prima gravidanza (quella purtroppo finita
in tc) un rapporto di amicizia che non mi ha fatto trovare il coraggio di
cambiare medico.
Io sono della provincia di Napoli e lui lavora al II
Policlinico di Napoli (Federico II), una struttura che, fino a tre giorni fa
temevo a causa di come si era concluso il mio primo parto. Tuttavia è sempre un
ospedale di terzo livello, dotato di ogni attrezzatura di emergenza per me e
per il bambino in caso di problemi e/o imprevisti, cosa da non sottovalutare.
Quando, all'inizio della gravidanza, però, gli parlai
del mio desiderio di avere un vbac lui provó, con un atto di terrorismo vero e
proprio, a dissuadermi e a convincermi che avrei fatto meglio a fissare un
secondo tc in quanto 20 mesi dal primo tc erano al limite delle possibilità con
grandi rischi.. Però io non mi sono fatta mai scoraggiare e, ad ogni visita,
gli ho ricordato sempre la mia volontà e, ad ogni sua affermazione sui rischi
di un parto naturale io controbattevo, invece, parlandogli dei benefici del
parto naturale contro i rischi di un eventuale secondo tc.
Vista la mia convinzione e visto, soprattutto, il
decorso ottimo della gravidanza, a poco a poco si è convinto che avrei potuto
farcela e, anche se so benissimo che è una cosa inutile, mi ha tenuto sotto
controllo il sui [ndr: Segmento Uterino Inferiore] per tutto il decorso della gravidanza.
Io, però, visto che ho passato mesi e mesi a dubitare
della possibilità di riuscita del vbac al Policlinico di Napoli, sono andata a
fare un consulto anche in un'altra struttura di Napoli dove, a quanto pare,
sono molto più pro vbac rispetto al Policlinico stesso.
Qui, anche se il primario alla mia richiesta di vbac
me ne abbia assicurato la riuscita, non mi sono sentita perfettamente convinta
perché mi avevano raccontato di due rotture d'utero poiché qui tentano di tutto
per riuscire nei vbac, compresa somministrazione in dosi eccessive di
ossitocina, cosa assolutamente da evitare per la buona riuscita di un vbac.
Dunque vada per il Policlinico e arriviamo allo
scorso fine settimana..
Avevo sempre in testa che oggi avrei dovuto prendere
l'olio di ricino, come prescritto dal mio ginecologo, cosa che non volevo fare
e, soprattutto, che mi creava non poche ansie.. Però mi sono data un obiettivo:
concentrarmi sulla mia gravidanza, sul mio primo bimbo, su mio marito e mi sono
ritagliata due giorni (sabato e domenica) di relax insieme a loro. Piccole
passeggiate, giochi, coccole e così, magicamente, dopo aver fatto l'ultima
volta l'amore con mio marito, domenica notte iniziano le prime contrazioni ogni
12-15 minuti, irregolari e di intensità soppartabili.. Verso le 4 di mattina
cominciano a diventare più forti e chiamo le mie ostetriche che arrivano a casa
dopo pochissime ore.. Intanto, però, le contrazioni si affievoliscono e in
mattinata prendo sonno e mi riposo un po'..
Le ostetriche vanno via poiché, a quanto pare, tutto
si è messo a tacere e, nel corso della giornata di lunedì (26 luglio), continuo
ad avere contrazioni del tutto sopportabili..
Cosí arrivo a lunedì sera quando, intorno alle 22:00
le contrazioni si avvicinano nuovamente, ogni 20 minuti, poi 15 e sempre più
forti fino a quando, più o meno intorno a mezzanotte, durante una contrazione
fortissima sento un "trac", liquido caldo che scorre e le contrazioni
che immediatamente si regolarizzano sui 5 minuti diventando insopportabili!
Allora richiamo le mie ostetriche e mia suocera (che
sarebbe dovuta rimanere a casa con il primo bimbo che dormiva beato nella sua
culla) e mi metto in vasca.. L'acqua calda è un sollievo e mi aiuta a
sopportare meglio il dolore fino a quando all'una Annachiara arriva a casa, mi
visita e trova il collo dell'utero ancora posteriore ma con inizio di
dilatazione.. Allora resto ancora un po' a casa con lei aspettando Teresa..
Dopo un'ora continuo a perdere liquido e le contrazioni sono sempre più forti,
Annachiara mi visita di nuovo e trova il collo centralizzato e dilatazione a 3
cm.. Pensando che il travaglio sarebbe stato non troppo lungo e che l'ospedale
si trova a 30 Km da casa io e mio marito ci mettiamo in macchina e si va in
ospedale..
Tangenziale chiusa per lavori in corso, panico, ma
mio marito, con una freddezza unica trova la strada alternativa con il
navigatore e alle 3:00 siamo in ospedale!
In macchina ho provato a rintracciare il ginecologo
che non mi ha risposto e al PS, quando sentono del pregresso tc mi dicono
"quindi dovrà averne un altro?" al ché rispondo "no, devo fare
un vbac".
Io pensavo che avrei trovato un muro davanti a me e
invece mi si sono aperte le porte del paradiso! Mi hanno fatta firmare il
consenso e, dopo la visita, di corsa in sala travaglio!
Mio marito, intanto, è riuscito a trovare il
ginecologo che si è messo in contatto con la sala parto ed ha confermato al
personale che avrei proseguito la mia strada verso il vbac.
Tutto lo staff mi ha presa da subito in carico con
una professionalità ed un'accoglienza eccezionali!
Le prime ore non sono state semplici perché c'erano 3
puerpere ed altre due donne in corso di travaglio più avanzato rispetto a me..
Quindi sono stata da sola e, quando è iniziata a spuntare l'alba di martedì 27
luglio, le contrazioni sono rallentate e lì mi è venuta la paura che si
bloccasse di nuovo tutto come nella notte precedente.. Allora per l'ultima
volta prendo il cellulare, leggo l'ultimo messaggio di mio marito (che
purtroppo per le disposizioni anti covid non ha potuto assistere al parto) che
mi dice "mettiti nella tua bolla e concentrati su di te".
Quindi scaccio via i brutti pensieri e, magicamente,
le contrazioni riprendono ma la dilatazione va avanti lentamente..
Sono le 13 e sono rimasta l'unica donna in travaglio
e così il personale presente comincia a dedicarsi esclusivamente a me.
Alla visita delle 14 la situazione resta invariata, e
le dottoresse presenti mi aiutano con le posizioni: prima sul fianco, poi
carponi, poi in piedi e così, magicamente, mi sblocco e la dilatazione prosegue
fino ad essere completa alle 16:00.
Però i brutti scherzi, forse dovuti ad un po' di
paura di andare di nuovo in sala operatoria, continuano e le contrazioni,
invece di rafforzarsi, si indebolicono e si rallentano..
Forse ogni tanto mi addormento anche e le dottoresse
presenti mi incoraggiano dicendomi che sto andando bene e che oramai ci sono e
mi propongono l'unico "aiutino farmacologico" di tutto il travaglio:
una leggerissima dose di ossitocina per regolare le contrazioni. Io accetto e
dopo nemmeno 5 minuti le contrazioni diventano intensissime, ogni 2 minuti, e
sento una necessità assurda di spingere ed ecco che comincio: prima in piedi e
ad ogni spinta mi accovaccio, poi carponi e alla fine, stanca di questa
posizione, mi metto semiseduta sulla sedia.. La sala parto si riempie di gente,
medici ed infermieri del nido e, fuori dalla porta, intravedo la culletta.. E
lì ho capito che ce la stavo facendo.. Allora, come indicatomi da quelle
fantastiche dottoresse, i miei angeli, inizio a spingere con tutta la forza che
avevo (e che non credevo di avere) e, ad ogni spinta, un piccolo passo in
avanti fino a che sento uscire fuori la testa. Il dottore della neonatologia mi
dice di sentirla con la mano.. All'inizio ho paura di farlo ma, poi, allungo il
braccio e sento la testolina calda fuori di me! Ultima contrazione, ultima
spinta e vedo uscire il corpo fuori da me! Me lo appoggiano sulla pancia e lui
apre gli occhi e comincia a piangere!
Io sono incredula: ce l'ho fatta, ho reso realtà il
mio sogno e ora che lo racconto a voi sono ancora con le lacrime agli occhi
mentre Davide è steso su di me e dorme beato, dopo una bella ciucciata!
Ragazze il nostro parto dipende da noi, dalla nostra
convinzione, dalla nostra determinazione e non solo dalla struttura in cui
scegliamo di farci seguire perché può capitare, come è capitato a me, che un
ospedale che all'inizio sembra poco favorevole al vbac, invece, ti rispetta e
ti aiuta a realizzarlo, facendoti anche i complimenti per la scelta fatta,
proprio come è successo a me!
Magari perché è un ospedale dove vanno più cauti,
dove ci lavorano vere e proprie eccellenze della sanità pubblica e dove la
priorità è il benessere delle pazienti e non farsi la pubblicità sui social!
Con il VBAC mi sono sentita rinata insieme al mio
bimbo, in tanti sensi.. Con il primo figlio non ero riuscita a partorire.. e
questo mi aveva portato in uno stato di depressione in cui arrivavo a piangere
se sentivo di una donna che partoriva in modo naturale.. Il mio secondo bimbo,
nato con un meraviglioso parto naturale, ha guarito tutte le mie ferite!
Buon vbac a tutte coloro che lo desiderano!
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